“ Una vera infanzia difficile l’hanno avuta gli uomini che sono nati l’otto marzo, gli dicono “auguri!”, loro non sanno mai se è per il compleanno oppure una battuta”.
Ridono con me le mie amiche a queste mie parole , ricordi scolastici di futuri uomini in cerca di etero affermazione e identità , poi brindiamo “agli amori passati a quelli presenti e futuri”, mandiamo giù tutto d’un fiato la Ceres fredda nei nostri bicchieri, festeggiamo il terzo anno del forum “Donne senza confini”, che ho creato insieme ad Anna, Milena, Paola e Monica, le mie amiche di sempre.
Lui non mi cerca da 15 giorni, mi ha scritto che non vuole più vedermi, ma tanto lo so che se gli chiamo mi risponde, ma se questa volta lo faccio è la mia ultima occasione, se lo vedo è per stare con lui spero per sempre.
Leggo il post di “La Bambola di Pitagora”, un utente che crea sempre contenuti interessanti, ma nessuno sa la sua identità, il post dice “Avevo fatto l’errore più grande di tutti : ci avevo creduto.”
Ci sono più di 13 mila commenti di vario genere tipo “Dal 23 novembre 2008 ho creduto ora non più, buon divertimento a te e amichetti a San Leone”.
“Crederci è giusto, illudersi porta a sofferenza certa”.
“Io l’amavo veramente, e lui sapeva come giocarci”.
“E’ stato bello, senza rimpianti, i ricordi rimangono e le storie vanno raccontate, la vita va vissuta nel bene e nel male”.
“Le persone ti deludono, perché le idealizzi nella tua mente non li vedi per come sono nella realtà, io la vedo così”.
Sono immersa nei miei pensieri, mi arriva una notifica ha pubblicato un nuovo racconto vado subito a leggerlo, mentre le altre bevono e leggono a volte a voce alta le risposte nel forum.
Finisco di leggere il racconto, wow!, è bellissimo, ha scritto una storia fantasy , riesce a passare da un genere all’altro senza perdere il suo stile.
Mi allontano dalle altre e lo chiamo .
“ hey ciao come stai?”, risponde con voce felice.
“Bene grazie, ascolta ti sto solo chiamando per farti i complimenti per il tuo racconto , solo per questo non per altro”, dico con voce seria per non far trapelare l’emozione.
“va bene tranquilla, passa che ci beviamo una birra senza impegno”.
Sospiro e ho 5 secondi per rispondere, devo dire no, devo dire no,
“10 minuti e sono da te”, chiudo.
Abbraccio e bacio le altre invento una scusa ma hanno capito.
Arrivo, apre la porta , e sono nuovamente abbracciata a lui.
ASIA